REVUE DE GEMMOLOGIE
n° 197 2016
La rivista dell’Associazione Gemmologica Francese inizia con un resoconto del 15° Rendez-Vous gemmologico svoltosi a Parigi il 13 giugno che è stato principalmente focalizzato sulle tematiche relative all’etica del commercio e dello sfruttamento dei giacimenti gommiferi.
L’articolo seguente, di Thoreaux, tratta dell’effetto cromoforo del vanadio trivalente nel crisoberillo, utilizzando gli studi fatti su una gemma sintetica, mentre il dossier centrale è una rassegna, a cura di Lin Sutherland e di altri gemmologi australiani, dei diversi giacimenti di rubini dell’Australasia (Australia, Nuova Zelanda, Nuova Guinea e isole vicine) e delle proprietà delle gemme da essi estratti; sebbene l’importanza commerciale sia molto limitata, essi costituiscono una grossa opportunità per la ricerca scientifica in quanto, essendo originati da corpi metamorfici diversi, ogni provenienza mostra caratteristiche (inclusioni, elementi in traccia e isotopi dell’ossigeno) differenti. Uno zaffiro stellato nero dalla Tailandia che mostra un’inusuale stella a 8 raggi che può essere interpretata come composta da una comune stella a sei raggi con in aggiunta un occhio di gatto, è l’oggetto dello studio di Bui, Solyga, Deliousi e Gauthier, mentre il consueto articolo storico, stavolta a firma di Schubnel e Gonthier, è sull’utilizzo delle gemme nella civiltà minoica. Chiude questo numero un breve articolo di Maisnonenuve sul Museo Patek Philippe di Ginevra.