Diversi tipi di perle di coltura
Commercialmente le perle coltivate sono suddivise in categorie in base all’ambiente di formazione, all’area di produzione e al colore della perlagione:
Le perle coltivate bianche chiamate commercialmente “ perle Akoya ”, in passato erano prodotte quasi solo nei mari del Giappone. Oggi sono ottenute per coltivazione prevalentemente nei mari al largo della Cina.
Hanno dimensioni da 2 a 7 mm, fino a un massimo di 10 mm e raramente sono più grandi.
Le perle coltivate bianche chiamate commercialmente “ Australian South Sea ”, sono prodotte principalmente sulle coste dell’Australia nord occidentale. Si tratta di perle ottenute da un mollusco piuttosto grande (la Pinctada maxima), di ottima lucentezza e dimensione considerevole.
Hanno dimensioni tipicamente da 10 a 16 mm, fino a un massimo di 20 mm.
Le perle coltivate chiamate commercialmente “ Asian South Sea ”, prodotte principalmente sulle coste dell’Indonesia, Filippine e Vietnam. Sono perle prevalentemente di colore giallo chiaro (golden).
Dimensione tipica tra 8 a 13 mm, fino a un massimo di 16 mm.
Le “ perle di Tahiti ” sono grigie da chiaro a scuro, con sfumature in vari colori: rosa, porpora, verde, melanzana. Attualmente sono prodotte a Tahiti, nella Polinesia francese, Isole Marshall, Cook, Fiji e Solomon.
Hanno dimensioni di 8 a 13 mm circa in media. È possibile trovarle anche fino a 16 mm.
Infine vi sono le perle di coltura di acqua dolce ( freshwater ), coltivate per lo più in acque lacustri di Cina e Indocina, di forma da irregolare a perfettamente sferica. Possono essere bianche o avere sfumature in vari colori: giallo, rosa, porpora, verde, grigio.
Le dimensioni sono in media da 3 a 15 mm.
Caratteristiche commerciali
Le principali caratteristiche che determinano il livello qualitativo delle perle di coltura sono: misura, forma, colore, lucentezza e aspetto della superficie; nel caso di perle di coltura con nucleo, è importante considerare anche lo spessore della perlagione. Queste caratteristiche vengono per lo più giudicate sulla base di scale empiriche per confronto con riferimenti che permettono una buona approssimazione.
Comprende peso e dimensioni. La misura delle perle si determina rilevando il diametro in millimetri e stabilendo l’intervallo di appartenenza; esempio 6,00 – 6,50 mm. In genere le perle di coltura giapponesi non superano i 10-11 mm di diametro, quelle dei Mari del Sud raggiungono i 15 mm e oltre, in quanto sono prodotte in molluschi assai più grossi.
Il peso delle perle naturali viene espresso in grani;
1 grano = 0,25 ct ovverosia 4 grani = 1 ct
quello delle perle di coltura in carati;
0,2 g = 1 ct e dunque 1 g = 5 ct
le collane con fermaglio in grammi.
In Giappone per le perle di coltura si tende ad utilizzare il momme (un momme equivale a 3,75 grani o 18,75 carati).
La forma può essere sferica, ovale, a goccia, a pera, a bottone, scaramazza, cerchiata.
In generale le irregolarità della forma influiscono negativamente, mentre la forma regolare è una caratteristica di pregio.
Le perle (naturali o di coltura) si possono presentare bianche (con iridescenze varie) o in diverse tonalità di giallo, arancio, rosso, viola, blu, verde, grigio, bruno. La rarità, la gradevolezza di un colore e la richiesta di mercato (data anche dalla moda) fanno variare il pregio delle diverse colorazioni. Le perle “bianche” sono molto richieste e sono un prodotto classico di larga diffusione e molto gradito.
Caratteristica tipica della perlagione, dovuta alla riflessione della luce sugli strati superficiali. La lucentezza è legata alla struttura degli strati perliferi e quindi influenzata dal tipo di mollusco produttore, dalle sue condizioni fisiche, dalla zona del corpo dove viene prodotta la perla e dalle condizioni ambientali; una buona lucentezza conferisce maggior pregio alle perle e può essere migliorata mediante lucidatura.
La superficie della perlagione può essere da molto liscia a molto accidentata (con rugosità e protuberanze che tolgono bellezza e pregio alla perla).
Nelle perle di coltura con nucleo , lo spessore dello strato di perlagione può essere messo in relazione con la qualità del prodotto, in quanto si considera proporzionale al tempo di permanenza della perla coltivata nel mollusco.
Il dato dipende in larga misura dalla velocità di accrescimento del mollusco stesso, per cui non è possibile far confronti diretti tra spessori di perlagione di perle prodotte da molluschi diversi.
Sul mercato si trovano fili misti, nei quali gli spessori di perlagione di alcune perle di coltura possono anche essere molto esigui.